STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

“100 e A CAPO”

TITOLO I

Art. 1 Costituzione

1. E’ costituita l’associazione di promozione sociale denominata “100 e A CAPO”.

2. L’Associazione si configura quale ente senza scopo di lucro neppure indiretto e con fini di utilità sociale, ed in particolare agisce nei limiti della legge 7 dicembre 2000, n. 383, della legislazione regionale in materia di associazionismo, nonché dei principi generali dell’ordinamento giuridico e del presente Statuto.

L’Associazione è disciplinata dal presente Statuto e dagli eventuali regolamenti che, approvati secondo le norme statutarie, si rendessero necessari per meglio regolamentare specifici rapporti associativi o attività.

Art. 2 Sede

1. L’Associazione ha attualmente sede in Roma, Via delle Giunchiglie, 24, 00172. La sede potrà essere trasferita con semplice delibera di Consiglio Direttivo.

2. Con delibera del Consiglio Direttivo possono essere istituite sedi operative dell’Associazione in Italia o all’estero.

Art. 3 Durata

La durata dell’Associazione è illimitata.

TITOLO II

Art. 4 Oggetto e finalità

1. Lo spirito e la prassi dell’Associazione si conformano ai principi della Costituzione Italiana e si fondano sul pieno rispetto della dimensione umana, spirituale e culturale della persona e, in particolare, sui seguenti principi:

- del rispetto della persona, indipendentemente dalle fedi politiche e religiose, dall’etnia e provenienza geografica, dalle condizioni economiche e sociali (artt. 2 e 3 Costituzione italiana);

- di cooperazione, tolleranza, attenzione all’accoglienza e contro le discriminazioni di ogni genere. Per questo intende prevedere, nelle modalità indicate nel regolamento, la partecipazione attiva dei bambini alle scelte dell’associazione sia in sede propositiva che consultiva (art. 12 Convenzione ONU dei diritti dei bambini del 1989, ratificata con Legge n. 176/1991).

L’Associazione è apartitica e si atterrà ai seguenti principi: assenza di fine di lucro, democraticità della struttura, elettività e gratuità delle cariche sociali.


2. L’Associazione opera in maniera specifica con prestazioni non occasionali di volontariato attivo ed ha per scopo l’elaborazione, promozione, realizzazione di progetti mirati di utilità sociale, tra cui l'attuazione di iniziative socio educative e culturali volte alle seguenti finalità:

1)  valorizzazione delle differenze di genere, culturali, artistiche e storiche delle comunità etniche di provenienza al fine di implementare la coesione, il rispetto civile reciproco, la partecipazione sociale, e conseguentemente, la riduzione del disagio sociale in contesti caratterizzati da forti differenze etniche e culturali, con presenza di soggetti svantaggiati quali i minori;

2) promozione della mobilità nella duplice accezione di  "attività fisico-motoria" e come “modalità sostenibile di spostamento" sul territorio (ad es. a piedi e in bici) volti a promuovere stili di vita e modelli eco-compatibili e rispettosi della collettività e dell’ecosistema.

Nello specifico, le iniziative del punto 2) saranno finalizzate a:

a)  sostenere e diffondere pratiche sportive dilettantistiche (in particolare a piedi o in bicicletta) che possano, attraverso l’aumento della mobilità dei bambini e degli adulti, promuovere stili di vita migliorativi del benessere psico-fisico della persona con conseguente impatto positivo sul fisico, sull’autostima, sul grado di autonomia personale, sul potenziamento delle abilità motorie sin dalla prima etá, favorendo, nel contempo, la socializzazione e il contrasto al disagio sociale;

b) sostenere e diffondere politiche alternative di mobilità sostenibile, a piedi o in bicicletta, al fine di:

•educare e sensibilizzare al rispetto, tutela e valorizzazione dell’ambiente e del suo patrimonio, sia naturale che urbano, affinchè sia meno congestionato e inquinato, più vicino ai bisogni delle persone e dei bambini;

•promuovere l’educazione civica e stradale sin da bambini, l’individuazione e l’utilizzo di percorsi casa-scuola/casa-parchi pubblici alternativi e sicuri per le famiglie.

3) valorizzazione e implementazione del patrimonio ambientale, culturale e del contesto urbano di appartenenza dal punto di vista storico, culturale, artistico, paesaggistico (art. 9 Costituzione).

      La valorizzazione, anche a livello storico, dei luoghi di permanenza e la ricerca di nuove funzioni di utilità degli spazi urbani diventa elemento base per lo sviluppo del senso civico, dell’autonomia dei bambini, di un tessuto sociale tendenzialmente meno disgregato e meno soggetto a devianze rafforzando il concetto di inclusione, identità e di “nuova centralità” della periferia.

L’aumento della fruibilità degli spazi pubblici (piazze, le strade, i cortili, i parchi, i giardini pubblici e quelli delle scuole) consentirebbe anche la piena realizzazione delle condizioni minime necessarie al gioco libero all’aperto, alla ricreazione e alla strutturazione in autonomia del tempo libero (art. 31 Convenzione ONU diritti dei bambini) garantendo maggiori opportunità di interazione sociale.

Le finalità suindicate saranno perseguite in autonomia o grazie all'attivazione d’iniziative volte alla creazione di forme di partenariato, cooperazione e collaborazione trasversale tra singoli cittadini - altre associazioni – scuole, enti pubblici o privati – istituzioni attraverso le attività seguenti di:

•organizzazione di laboratori: didattico-ludici, creativi, teatrali, culturali, musicali, di arte, di danza, di teatro, di fotografia, di artigianato, di riciclo e ciclo-meccanici, di educazione stradale per bambini,

•allestimento e diffusione di mostre, spazi informativi, spazi relax, spettacoli teatrali e musicali e in generale di attività volte all’abbattimento delle barriere etnico-linguistiche e alla valorizzazione delle differenze culturali;

•organizzazione di eventi pubblici, come la “Bici in piazza”, di eventi sportivi a carattere dilettantistico in cui vengono realizzati contemporaneamente gli obiettivi di avvicinamento allo sport, mobilità sostenibile, socializzazione, educazione civica e stradale;

•diffusione e implementazione di pratiche di bike to school, bike-bus, piedi-bus, bike renting;

•implementazione e diffusione di progetti e iniziative capaci di valorizzare e diffondere la conoscenza e consapevolezza del potenziale storico-naturalistico del proprio quartiere e/o dei parchi urbani ivi presenti;

•sostegno e diffusione di orti urbani, compresa la creazione e coltivazione di orti e giardini volte al recupero di aree abbandonate al degrado e con finalità didattiche;

•promozione, sensibilizzazione e diffusione di progetti e iniziative volti alla tutela del decoro urbano;

•formazione su tematiche specifiche, attinenti alle finalità dell’associazione, di volta in volta individuate in autonomia e/o in collaborazione con organismi scolastici;

•creazione e diffusione di reti di collaborazione tra associazioni – scuola – istituzioni volte alla sensibilizzazione e promozione delle finalità di cui sopra.


Tutte le iniziative sono rivolte ai bambini, alle famiglie, ai giovani, agli anziani, agli adulti, a soggetti socialmente svantaggiati (mamme single, minori, disoccupati, stranieri) al fine di valorizzare le relazioni umane, le diversità culturali e prevenire il disagio sociale.


3. L’Associazione svolge inoltre attività di sensibilizzazione ed informazione del pubblico sui temi attinenti alle proprie finalità, L'Associazione potrà inoltre svolgere qualsiasi altra attività culturale o ricreativa e potrà, esclusivamente per scopo di autofinanziamento e senza fine di lucro, effettuare attività marginali, commerciali e produttive, nei limiti consentiti dal D.Lgs. 460/97 e successive modifiche e integrazioni, nonché compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni contrattuali di natura mobiliare e immobiliare e fidejussorie necessarie o utili alla realizzazione degli scopi sociali e con riferimento all'oggetto sociale, nei limiti consentiti dalla legislazione vigente.

4. L'Associazione si avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali ed in particolare della collaborazione con gli Enti locali, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, della partecipazione ad altri enti aventi scopi analoghi o connessi ai propri.

5. L'attività degli associati è svolta prevalentemente a titolo gratuito. E' ammesso il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per lo svolgimento delle attività nei limiti fissati dall'Assemblea degli Associati. L'Associazione, in casi di particolare necessità e esclusivamente per scopi di autofinanziamento e senza fine di lucro, potrà assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati.

TITOLO III

Art. 5 Associati

1. Possono far parte dell’Associazione tutte le persone fisiche che condividano in modo espresso gli scopi di cui all’articolo precedente e che siano mosse da spirito di solidarietà.

2. Sono associati dell’Associazione coloro che hanno partecipato alla costituzione e quanti altri, su domanda, verranno ammessi dal Consiglio Direttivo e verseranno la quota di associazione annualmente stabilita dal Consiglio Direttivo.

3. La quota annuale a carico degli associati è intrasmissibile, non è frazionabile né ripetibile in caso di recesso o di perdita della qualifica di associato.

4. Possono altresì aderire all’Associazione in qualità di sostenitori tutte le persone che, condividendone gli ideali, danno un loro contributo economico nei termini stabiliti. I sostenitori non hanno diritto di elettorato attivo e passivo, ma hanno il diritto ad essere informati delle iniziative che vengono di volta in volta intraprese dall’Associazione. I minori, seppur accompagnati da un adulto esercente la patria potestà, hanno diritto di partecipare alle riunioni sia in fase consultiva che propositiva pur non avendo diritto di elettorato attivo nè passivo.

5. Possono essere soci benemeriti/onorari sia persone fisiche che giuridiche ed enti, ma non hanno diritto di voto.

Art. 6 Diritti e doveri degli associati

1. Tutti gli associati hanno uguali diritti e uguali obblighi nei confronti dell’Associazione.

2. L’ammissione all’Associazione non può essere effettuata per un periodo temporaneo, fatta salva la facoltà di ciascun associato di recedere dall’Associazione in qualsiasi momento mediante comunicazione scritta inviata all’Associazione.

3. Gli associati hanno il diritto di informazione e di controllo stabilito dalle leggi e dallo Statuto e di partecipare alle assemblee e, se in regola con il versamento della quota sociale, hanno diritto di voto in proprio e per delega, di eleggere ed essere eletti alle cariche sociali.

4. Gli associati hanno l’obbligo di rispettare le norme del presente Statuto, le deliberazioni degli organi dell’Associazione e di pagare le quote sociali nell’ammontare fissato dal Consiglio Direttivo.

5. Gli associati svolgono in modo personale, spontaneo e gratuito l’attività di volontariato per la realizzazione degli scopi dell’Associazione, quale deliberata dagli organi sociali e ad essi consensualmente assegnata.

Art. 7 Perdita della qualità di associato

La qualità di associato si perde per:

Decesso;

Dimissioni: ogni associato può recedere dall'associazione in qualsiasi momento dandone comunicazione scritta al Consiglio Direttivo; tale recesso avrà decorrenza immediata. Resta fermo l'obbligo per il pagamento della quota associativa per l'anno in corso.

Decadenza: la decadenza viene dichiarata dal Consiglio Direttivo trascorsi sei mesi dalla data per la quale è previsto l’obbligo del versamento  della quota associativa.

Esclusione: la qualità di associato si perde inoltre nel caso in cui la persona compia atti in violazione delle previsioni dello Statuto, dell’eventuale regolamento nonché delle delibere approvate dagli organi associativi, tenga un comportamento lesivo dell’immagine dell’Associazione, o qualora intervengano gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo. Il Consiglio Direttivo delibera il provvedimento di esclusione, previa contestazione degli addebiti e sentito l’associato interessato, se richiesto dallo stesso. Il provvedimento di esclusione dovrà essere comunicato con lettera raccomandata all’interessato, che potrà ricorrere entro trenta giorni all’Assemblea. In tal caso il Presidente deve provvedere alla convocazione dell’Assemblea entro quindici giorni dal ricevimento della richiesta e l’Assemblea deve essere tenuta entro trenta giorni dalla convocazione.

TITOLO IV

Art. 8 Organi dell’Associazione

1. Gli organi dell’Associazione sono:

a) l’Assemblea degli Associati;

b) il Consiglio Direttivo;

c) il Presidente;

d) il Collegio dei Revisori dei Conti (eventuale).

2. Tutte le cariche associative sono elettive e sono svolte a titolo gratuito; è ammesso il solo rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’espletamento della carica.

Art. 9 Convocazione dell’Assemblea degli Associati

1. L’Assemblea è composta da tutti gli associati e deve essere convocata dal Presidente, almeno una volta l’anno, entro il 30 aprile, per l’approvazione dei bilanci e ogni qualvolta il Consiglio Direttivo lo ritenga necessario. Essa deve inoltre essere convocata ogni qualvolta ne faccia richiesta motivata almeno un decimo degli associati; in tal caso il Presidente deve provvedere alla convocazione entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta e l’Assemblea deve essere tenuta entro 30 giorni dalla convocazione.

2. Le convocazioni dell’Assemblea devono essere effettuate mediante avviso spedito con lettera raccomandata, postale o a mano, oppure fax o email, da inviarsi almeno 15 giorni prima della data fissata per la riunione, ovvero con altro mezzo idoneo ad assicurare con certezza l’avvenuto recapito entro il predetto termine.

L’avviso deve contenere il giorno, il luogo e l’ora per la prima e la seconda convocazione, nonché l’elenco delle materie da trattare.

Art. 10 Composizione e attribuzioni dell’Assemblea degli Associati

1. L'Assemblea è il massimo organo deliberante dell’Associazione

2. Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto e di elettorato attivo e passivo, tutti gli associati in regola con il pagamento della quota annuale.

3. Ogni associato ha diritto ad un voto. Gli associati possono farsi rappresentare, mediante delega scritta, da altri associati. Ogni associato può ricevere al massimo due deleghe conferitegli da altri associati.

4. L’Assemblea può essere ordinaria e straordinaria.

In particolare l’Assemblea ordinaria ha il compito di:

a)delineare, esaminare ed approvare gli indirizzi, i programmi e le direttive generali dell’Associazione;

b)deliberare sul bilancio consuntivo e sull’eventuale preventivo;

c)eleggere i componenti del Consiglio Direttivo, determinandone il numero, e dell’eventuale Collegio dei Revisori dei Conti;

d)deliberare in merito al ricorso sul provvedimento di esclusione dell’associato interessato, ai sensi dell’art. 7 del presente Statuto;

e)deliberare su ogni altro argomento che il Consiglio Direttivo vorrà ad essa sottoporre.

L’Assemblea straordinaria ha il compito di:

a)deliberare sulle modifiche dello statuto dell’Associazione;

b)deliberare sullo scioglimento dell’Associazione stessa.

5. Le deliberazioni assembleari prese in conformità alla legge ed al presente Statuto obbligano tutti gli associati.

Art. 11 Validità dell’Assemblea

1. L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione; in sua mancanza l’Assemblea è presieduta dal Vice Presidente; in mancanza di entrambi l’Assemblea nomina il proprio presidente.

2. Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare la regolarità delle deleghe ed in genere il diritto di intervento all’Assemblea.

3. L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà più uno degli associati. In seconda convocazione l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero degli associati intervenuti o rappresentati.

4. Le deliberazioni dell’Assemblea sono approvate quando siano approvate dalla maggioranza dei voti. Nel conteggio dei voti non si tiene conto degli astenuti. Per le deliberazioni riguardanti le modifiche statutarie è necessaria la presenza della maggioranza degli associati ed il voto favorevole di almeno due terzi degli intervenuti in proprio e per delega. L’eventuale scioglimento anticipato dell’Associazione e relativa devoluzione del patrimonio residuo deve essere deliberato con il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati.

5. Le deliberazioni dell’Assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente dell’Assemblea e dal Segretario. Ogni associato ha diritto di consultare i verbali delle riunioni redatti.

Art. 12 Nomina e composizione del Consiglio Direttivo

1. Il Consiglio Direttivo è l’organo esecutivo dell’Associazione.

2. Il Consiglio Direttivo è eletto dall’Assemblea degli Associati. Esso è composto da un minimo di tre ad un massimo di nove membri, scelti fra gli associati.

3. I membri del Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e sono rieleggibili.

Se vengono a mancare uno o più membri, il Consiglio Direttivo provvede a sostituirli nominando al loro posto l’associato o gli associati che nell'ultima elezione assembleare seguivano nella graduatoria della votazione. In ogni caso i nuovi consiglieri scadono insieme a quelli che sono in carica all'atto della loro nomina. Se vengono a mancare consiglieri in numero superiore alla metà, il presidente deve convocare l'assemblea per nuove elezioni.

4. Il Consiglio Direttivo elegge nel proprio seno il Presidente e il Vice Presidente e assegna gli incarichi di Segretario e Tesoriere scegliendo anche quest’ultimi tra i propri membri. Se del caso, con l’esclusione della rappresentanza legale, potranno essere attribuiti fino a due incarichi ad una sola persona.

5. Non è ammessa alcuna forma di compenso ai membri del Consiglio Direttivo per l’attività di amministrazione svolta a favore dell’Associazione, salvo il rimborso delle spese ai sensi e nei limiti previsti dell’art. 6 del presente Statuto.

Art. 13 Convocazione e validità del Consiglio Direttivo

1. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni qual volta sia necessario e, comunque, almeno una volta per ogni esercizio per deliberare in ordine al bilancio consuntivo e all’eventuale preventivo da presentare all’approvazione dell’Assemblea degli associati, oppure dietro domanda motivata di almeno due dei suoi membri.

2. La convocazione è effettuata mediante avviso spedito con lettera raccomandata, postale o a mano, oppure fax o email, da inviarsi almeno 8 giorni prima della data fissata per la riunione.

L’avviso deve contenere il giorno, il luogo e l’ora, nonché l’elenco delle materie da trattare.

3. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente, oppure, in sua mancanza, dal Vice Presidente, ovvero, in mancanza di entrambi, dal componente più anziano di età. Le funzioni di segretario sono svolte dal Segretario dell’Associazione o in casi di sua assenza o impedimento da persona designata da chi presiede la riunione.

4. Le riunioni del Consiglio sono validamente costituite quando vi intervenga la maggioranza dei suoi membri. Le deliberazioni del Consiglio sono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti e le medesime dovranno risultare dal verbale della riunione, sottoscritte dal Presidente e dal Segretario.

Art. 14 Attribuzioni del Consiglio Direttivo

1. Al Consiglio Direttivo spetta l’attuazione delle direttive generali stabilite dall’Assemblea e la promozione, nell’ambito di tali direttive, di ogni iniziativa diretta al conseguimento degli scopi dell’Associazione.

2. Al Consiglio Direttivo spetta inoltre:

a)eleggere il Presidente e il Vice Presidente;

b)assegnare tra i suoi componenti gli incarichi di Segretario;

c)amministrare le risorse economiche dell’Associazione ed il suo patrimonio, con ogni più ampio potere al riguardo;

d)predisporre, alla fine di ogni esercizio finanziario, il bilancio consuntivo e l’eventuale bilancio preventivo del successivo esercizio, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;

e)qualora lo ritenga opportuno redigere un apposito regolamento interno che, conformandosi alle norme del presente Statuto, dovrà regolare gli aspetti specifici e organizzativi della vita dell’Associazione. Detto regolamento dovrà essere sottoposto per l’approvazione all’Assemblea che delibererà con maggioranze ordinarie;

f)indire adunanze, convegni, ecc.;

g)deliberare tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione dell’Associazione;

h)deliberare l’adesione dell’Associazione ad altre istituzioni analoghe;

i)decidere sull’ammissione, la decadenza e l’esclusione degli associati;

j)deliberare in ordine all’assunzione di personale dipendente o avvalersi di prestazioni autonome,

k)proporre all’Assemblea il conferimento di onorificenze e/o di cariche onorifiche ad associati o a terzi che abbiano acquisito particolari benemerenze nelle attività proprie dell’Associazione; Ai non associati a favore dei quali è deliberato tale conferimento non spettano i diritti di cui all’art. 6, comma 3.

l)istituire sedi operative, nominando il/i relativo/o responsabile/i, con potere di revoca

m)suggerire all’Assemblea le linee generali del programma delle attività annuali e a medio termine dell’associazione;

n)individuare, di concerto con l’Assemblea, i criteri organizzativi che garantiscano efficienza, efficacia, funzionalità e puntuale individuazione delle opportunità ed esigenze per l’associazione e gli associati.

Art. 15 Il Presidente

1. Il Presidente è il rappresentante legale dell’Associazione di fronte ai terzi, anche in giudizio. Egli è anche Presidente dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.

2. Il Presidente viene eletto dal Consiglio Direttivo al suo interno, dura in carica tre anni ed è rieleggibile.

3. Egli convoca e presiede l’Assemblea e il Consiglio Direttivo.

4. Al Presidente in particolare compete:

a)di provvedere all’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;

b)è delegato a compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione dell’Associazione e in particolare aprire conti correnti bancari e postali e operare sugli stessi; compiere ordinarie operazioni finanziarie e bancarie; eseguire incassi di qualsiasi natura da qualsiasi ufficio, ente, persona fisica e giuridica, rilasciando quietanze; effettuare pagamenti di qualsiasi natura, ivi inclusi i pagamenti di salari e stipendi ai dipendenti; per le operazioni bancarie e finanziarie il Consiglio può richiedere la firma abbinata di altro componente il Consiglio.

5. Al Presidente compete la tenuta dei rapporti con gli enti e le istituzioni presenti nel territorio.

6. In caso di urgenza può adottare, altresì, provvedimenti di competenza del Consiglio Direttivo, con l’obbligo di riferirne allo stesso nella prima riunione successiva.

7. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di sua assenza o impedimento, in tutte le funzioni allo stesso attribuite.

Art. 16 Il Segretario, il Tesoriere

1. Il Segretario e il Tesoriere affiancano il Presidente nello svolgimento delle sue funzioni.

2. Al Segretario compete:

a)la redazione dei verbali delle sedute dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.

b)curare la tempestività delle convocazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;

c)la redazione dei libri verbali nonché del libro soci;

3. Al Tesoriere spetta il compito di:

a)tenere ed aggiornare i libri contabili;

b)predisporre il bilancio dell’Associazione, avvalendosi, se necessario della consulenza professionale di un commercialista.

Art. 17 Il Collegio dei Revisori dei Conti

1. I Revisori dei Conti sono eletti dall’Assemblea, qualora l’Assemblea stessa lo ritenga opportuno, in numero di tre e durano in carica per tre anni. Essi sono rieleggibili e potranno essere scelti in tutto o in parte fra persone estranee all’Associazione avuto riguardo alla loro competenza.

2. Il Collegio dei Revisori elegge al proprio interno un Presidente.

3. Ai Revisori spetta:

a)il controllo sulla gestione amministrativa e contabile dell’Associazione;

b)sovrintendere e sorvegliare la gestione e l’andamento dell’Associazione in tutte le sue manifestazioni ed il rispetto delle norme cui l’Associazione è tenuta, ivi comprese quelle dettate dal presente Statuto;

c)redigere la relazione ai bilanci consuntivi e preventivi predisposti dal Consiglio Direttivo da presentare all’Assemblea.

TITOLO V

Art. 18 Risorse economiche

Le entrate dell’Associazione sono costituite da:

a)quote e contributi degli associati;

b)erogazioni liberali degli associati e dei terzi;

c)eredità, donazioni e legati;

d)contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubblici, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;

e)contributi dell’Unione europea e di organismi internazionali;

f)entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;

g)proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;

h)entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi;

i)altre entrate compatibili con le finalità sociali dell’associazionismo di promozione sociale.

Art. 19 Esercizio finanziario

1. L’esercizio finanziario ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno.

2. Al termine di ogni esercizio finanziario, il Consiglio Direttivo redige il bilancio consuntivo e l’eventuale preventivo che avrà cura di depositare presso la sede sociale, a disposizione degli associati, cinque giorni prima della data stabilita per l’Assemblea ordinaria annuale, unitamente alla relazione dei Revisori, qualora nominati.

3. Dal bilancio devono risultare i beni, i contributi ed i lasciti ricevuti. Gli eventuali utili o avanzi di gestione, così come le componenti patrimoniali con essi conseguiti, non potranno essere distribuiti neppure in modo indiretto, ma dovranno essere devolute in attività, impianti ed incrementi patrimoniali finalizzati al raggiungimento degli scopi dell’Associazione.

TITOLO VI

Art. 20 Scioglimento

1. Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea, secondo le modalità indicate dall’art. 11 comma 4 del presente Statuto.

2. L’Assemblea dovrà provvedere, se del caso, alla nomina di uno o più liquidatori, scegliendoli preferibilmente tra gli associati.

3. In caso di scioglimento dell’Associazione, tutte le risorse economiche che residuano dopo l’esaurimento della liquidazione non potranno essere divise tra gli associati, ma saranno devolute ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l'organismo di controllo di cui all'articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

TITOLO VII

Art. 21 Disposizioni generali

Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa riferimento alle norme del Codice Civile, delle leggi in materia di promozione sociale e delle altre leggi in materia di associazioni senza fini di lucro.